Il 12 ottobre è stato raggiunto un compromesso politico tra Commissione europea, Parlamento europeo e Consiglio dei Ministri UE sulle modifiche ai regolamenti della PAC riformata nel 2013 previste nel “pacchetto Omnibus”.

Riassumiamo di seguito i principali aspetti dell’accordo, a cui seguirà la correzione dei regolamenti e la loro applicazione con la prossima campagna.

Degni di nota sono i miglioramenti inerenti gli impegni di “inverdimento” (greening) che recepiscono molte delle indicazioni di Confagricoltura, ad esempio in ordine al regime di maggior favore per erba medica e colture in sommersione (riso); è stato eliminato anche il limite di 30 ettari residui che consentiva di applicare le deroghe non in tutte le aziende, penalizzando quelle di maggiore dimensione.

Sui pagamenti diretti si conferma e consolida (semplificando le procedure) il requisito di agricoltore attivo e si riaprono i termini per la revisione dei pagamenti accoppiati. Positive ed in linea con le nostre richieste anche i miglioramenti per il pagamento dei giovani agricoltori non più legato all’età ed eliminando le soglie di ettari ammissibili.

Sulla gestione del rischio notevoli anche le modifiche che permetteranno di ridurre dal 30% al 20% la soglia di perdita di produzione al di sopra della quale scatta il rimborso delle polizze raccolto nonché il calo di reddito per attivare lo strumento di stabilizzazione settoriale (fondo mutualistico) e aumentare dal 65% al 70% il finanziamento alle misure di gestione del rischio.

Numerose anche le novità approvate per le misure di mercato e le Ocm. Si conferma nella sostanza la struttura delle modalità per concedere l’aiuto finanziario nazionale per l’ortofrutta, anche se aumenta dal 15% al 20% la quota di produzione delle OP commercializzata rispetto al totale e si prevedono nuovi criteri di inclusione/esclusione per l’assegnazione delle autorizzazioni agli impianti vitivinicoli.

Degne di nota, infine, le modifiche delle regole per prevedere misure eccezionali contro gli squilibri gravi dei mercati: modifiche che velocizzano l’iter per decidere le varie forme di intervento e ne prolungano la durata massima.

Confagricoltura è intervenuta su vari aspetti migliorativi che sono stati in buona parte accolti migliorando sensibilmente ad esempio le regole per il greening e quelle per la gestione del rischio. Modifiche che ora si consolidano e restano in vigore sino alla prossima riforma del “post 2020” che si andrà a definire nei prossimi mesi.