È all’esame della Commissione agricoltura la proposta di legge con disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana, una norma che presenta spunti interessanti che adeguatamente sviluppati possono contribuire concretamente a promuovere il patrimonio enogastronomico italiano.

Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha espresso un particolare apprezzamento per il concreto sostegno alla ricerca tecnologica applicata al settore vinicolo e gastronomico italiano previsto dalla proposta di legge, nella quale si parla espressamente della promozione di programmi di ricerca e innovazione, nonché di percorsi formativi e di aggiornamento in materia di sicurezza e salubrità degli alimenti. Analoga soddisfazione scaturisce dall’attenzione riservata nel testo alle attività di promozione dell’enogastronomia nazionale e della dieta mediterranea. “L’agroalimentare italiano, da intendersi come insieme di territori, marchi e materie prime, ma anche di capitali, va infatti a tutti gli effetti riconosciuto come il cuore economico pulsante del Paese. Vale la pena di ricordare che il settore muove circa 300 miliardi di euro, è dà un concreto sostegno all’occupazione, con circa 2,5 milioni di persone impegnate a vario titolo in attività collegate al comparto primario.