Tre nuovi bandi del Psr del Veneto, pubblicati lo scorso 8 gennaio, mettono a disposizione dei giovani agricoltori che intendono insediarsi 26,5 milioni di euro. Le risorse sono destinate alla misura 6.1.1 “Primo insediamento” dei giovani che non hanno ancora compiuto 41 anni e alle due misure collegate del cosiddetto “pacchetto giovani”.
Ai giovani che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda sono destinati 10 milioni attraverso un contributo individuale di 40mila euro. Ricordiamo che il giovane agricoltore deve essersi insediato nei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda di aiuto, comunque non oltre 60 giorni dalla pubblicazione del bando (termine che potrebbe essere allungato a 90 giorni, considerato che sono previsti 120 giorni dalla pubblicazione del bando per la presentazione delle domande).
Il “pacchetto giovani” prevede interventi con la misura 4.1.1 “Investimenti per migliorare la prestazione e la sostenibilità globali dell’azienda” alla quale sono stati destinati 15 milioni di euro e/o interventi con la misura 6.4.1″Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole” che dispone di 1,5 milioni di euro.
La misura 4.1.1. finanzia la realizzazione di fabbricati ed impianti per la produzione, gli investimenti per l’eliminazione e sostituzione dell’amianto, la costruzione di vasche per il contenimento dei reflui zootecnici, l’acquisto di macchine e attrezzature, interventi per la produzione di energia a esclusivo uso aziendale, opere per la difesa attiva delle coltivazioni. L’aiuto copre il 50% delle spese sostenute, percentuale che sale al 60% per altri investimenti in zona montana. Gli investimenti relativi alla trasformazione/commercializzazione dei prodotti (es. realizzazione di punti vendita) possono godere di un intervento del 40% su tutto il territorio della Regione.
La misura 6.4.1. sostiene le attività extra-agricole come l’agriturismo, le fattorie sociali e didattiche, il turismo rurale e i servizi ambientali svolti dall’impresa agricola per la cura e manutenzione di spazi non agricoli oppure anche la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti considerati non agricoli (es. la produzione di pane). Sono finanziabili gli interventi strutturali su beni immobili (non nuove costruzioni), con un contributo che copre il 50% della spesa ammissibile nelle zone di montagna che si riduce al 40% nelle altre zone. L’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature, acquisto o sviluppo di programmi informatici, la realizzazione di siti internet e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali beneficia di un contributo del 45% in zone montane e del 35% nelle altre zone.
Per ulteriori informazioni sui bandi del Psr, oltre che per presentazione delle domande, è possibile rivolgersi agli uffici di Confagricoltura.