Sarà pubblicato a fine dicembre il bando per la presentazione delle domande di aiuto relative al Programma di Sviluppo Rurale per un importo complessivo di 97 milioni di euro. Come abbiamo già scritto, la novità più significativa riguarda l’attivazione del sostegno agli investimenti per il risparmio irriguo. Torna anche il “Pacchetto giovani” per l’insediamento dei giovani agricoltori e il sostegno degli investimenti in aree di montagna. Inoltre sono attivati gli interventi destinati all’attuazione di progetti di cooperazione finalizzati alle filiere corte, alle filiere per l’approvvigionamento di biomasse e per la diffusione dell’agricoltura sociale.
Per gli investimenti irrigui l’importo messo a disposizione della Regione Veneto è di 26,5 milioni di euro. La misura del Psr finanzia l’adozione di sistemi, impianti e tecnologie irrigue finalizzati al risparmio idrico e alla tutela delle falde, nonché la realizzazione di invasi aziendali per l’accumulo delle acque meteoriche a fini irrigui. In particolare saranno ammissibili le operazioni che prevedono la realizzazione di interventi di riconversione degli impianti di irrigazione esistenti (es. da irrigazione per scorrimento a impianti pluvirrigui, a impianti per irrigazione localizzata del tipo a goccia, a impianti di microirrigazione per aspersione), di ammodernamento degli impianti nell’ambito dei sistemi afferenti alla medesima categoria (aspersione, irrigazione localizzata, microirrigazione) e classe di efficienza. Inoltre saranno ammessi interventi per la realizzazione di invasi aziendali, per la raccolta delle acque meteoriche e relativi impianti di distribuzione di carattere esclusivamente aziendale. Infine potranno essere finanziati strumenti per la gestione degli impianti, la misurazione, il telecontrollo e l’automatizzazione. Sono esclusi dalla misura i vigneti.
Gli investimenti devono sempre assicurare un risparmio idrico misurabile. Esso è compreso tra il 5 al 25% in base al tipo di intervento qualora ci si trovi in aree dove i corpi idrici superficiali sono considerati “in buone condizioni” dal piano di bacino idrografico. E’ invece previsto un risparmio minimo del 50% se l’investimento viene realizzato in un’area con corpi idrici “in condizioni non buone”. Le aziende interessate a tali investimenti e alla presentazione della domanda di aiuto possono rivolgersi agli uffici provinciali di Confagricoltura.
Nella tabella che segue sono riportati gli interventi che verranno aperti, i finanziamenti disponibili e i termini per la presentazione delle domande.