Siccità: alta la preoccupazione nelle campagne

L’assenza pressoché totale di pioggia e di precipitazioni nevose che ha caratterizzato l’inverno e che si sta prolungando anche in questo inizio di primavera sta preoccupando non poco gli agricoltori. Preoccupano i livelli degli invasi, in particolare quelli del serbatoio del Corlo, oggi al 48 per cento del volume invasabile: dal lago bellunese dipende l’intero sistema idrico del Brenta che serve in particolare il Padovano e il basso Veneziano. Preoccupano i livelli dei fiumi Adige e Po. La Regione, insieme ai distretti idrografici del Po e delle Alpi Orientali, ha provveduto ad attivare l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, per individuare le misure da adottare qualora la situazione peggiori. Gli agricoltori hanno sospeso le semine di mais in attesa che piova, problemi si stanno manifestando nei campi seminati a bietole per le difficoltà di germinazione e di affrancamento delle piante e infine anche i cereali autunno-vernini stanno soffrendo la mancanza di acqua.

Se questa è la situazione che si sta registrando in questi giorni nelle campagne, bisogna dire per il futuro, grazie alla collaborazione tra Regione e Consorzi di bonifica, il Veneto si è dotato di una serie di progetti esecutivi per migliorare il proprio sistema irriguo. La rosa degli interventi irrigui previsti nel territorio regionale prevede interventi per il Piano degli invasi (23 milioni e mezzo, di cui 20 destinati al Consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico per la manutenzione del canale artificiale LEB che veicola le acque di qualità derivate dall’Adige, garantendo la riduzione del rischio di siccità e la vivificazione della rete superficiale nella pianura a nord dell’Adige), 46 milioni al Consorzio di bonifica Adige Euganeo per la condotta irrigua sotterranea alternativa al Fratta-Gorzone che assicurerà acqua pulita ai campi e agli allevamenti delle terre contaminate dai Pfas e 91 milioni sul Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020 che garantiscono di far fronte alla spesa per 11 interventi puntuali di miglioramento delle reti irrigue affidati ai Consorzi di bonifica  Veneto Orientale (bacini Brian, Sant’Osvaldo e Lison), Piave (nei comuni di Istrana, Paese, Quinto di Treviso, Arcade, Nervesa della Battaglia, Crocetta del Montello e Montebelluna), Delta del Po (Isola di Ariano, collettore Padano Polesine), Bacchiglione (nell’area della Riviera del Brenta), Veronese (impianti di Sona, Bussolengo. Villafranca, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio e bacino di Cà degli Oppi), Acque Risorgive (canale Cuai).