Mercoledì scorso il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato con 35 voti favorevoli (su 5 contrari e 7 astenuti) la soppressione di Veneto Agricoltura e la sostituzione di questa con una nuova agenzia, l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario.
I cambiamenti principali della nuova agenzia riguardano:
–     la rimodulazione delle attività del nuovo organismo che si occuperà di ricerca applicata, sperimentazione, diffusione delle innovazioni, tutela della biodiversità, gestione del patrimonio forestale e certificazione di qualità;
–     la sostituzione del presidente con un direttore avente poteri analoghi;
–     la soppressione del Comitato consultivo tecnico-scientifico per manifesta inutilità;
–     la riduzione del finanziamento dagli attuali 13 milioni circa, agli 11 milioni del 2015 e 10 milioni del 2016.§
L’Assessore Manzato fa sapere che i risparmi derivanti da questa riforma andranno a finanziare un fondo di accesso al credito per le imprese verdi.
Prendiamo atto della volontà, imposta da motivi di bilancio, di ridurre la spesa a favore dell’ente strumentale della Regione. Abbiamo però seri dubbi che ciò porti ad un vero cambiamento della struttura regionale e la renda effettivamente un’agenzia a servizio dell’innovazione delle imprese agricole del Veneto.