All’ordine del giorno delle ultime sedute del Parlamento Europeo
Ne parleremo al convegno di lunedì 29 aprile
In questi ultimi giorni di legislatura, prima delle elezioni europee fissate in Italia nei giorni 8 e 9 giugno, il Parlamento Europeo sta votando provvedimenti importanti sui mercati agricoli e sulla Pac che erano stati oggetto di precedenti accordi tra gli Stati membri e la Commissione UE.
Nella votazione di ieri (23 aprile) è stato ratificato l’accordo per la proroga di un anno, fino al 5 giugno 2025, della sospensione dei dazi alle produzioni agricole provenienti dall’Ucraina. Dopo le proteste degli agricoltori e la pressione delle associazioni è stato inserito nel provvedimento il cosiddetto “freno d’emergenza”. Si tratta della possibilità di intervento della Commissione UE per la reintroduzione anticipata dei dazi nel caso dovessero verificarsi turbative di mercato e nel caso in cui le quantità importate dovessero superare la media delle importazioni del secondo semestre 2021 e degli anni 2022 e 2023. I prodotti interessati sono pollame, uova, zucchero, avena, semola, mais e miele.
Inoltre, a seguito della proposta della Commissione UE del mese di marzo, dovrebbero essere introdotti dazi significativi (fino a 95 euro/tonn su mais e grano), alle importazioni di cereali e di semi oleosi dalla Russia e dalla Bielorussia. Nel 2023, la Russia ha esportato verso l’UE 4,2 milioni di tonnellate di cereali, semi oleosi e prodotti derivati, per un valore di 1,3 miliardi di euro.
Sull’andamento dei mercati delle commodities agricole pesano inoltre le guerre e le tensioni commerciali tra Usa e Cina che l’anno scorso hanno determinato un incremento dell’export di cereali degli States verso l’Europa.
Di tutto ciò si parlerà al convegno del 29 aprile all’Hotel Crowne Plaza di Padova. Si tratteranno anche le novità in ambito Pac saranno approvate dal Parlamento UE proprio in questi giorni.
Si ricorderà che il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della Ue, riunitosi lo scorso 26 marzo, aveva accolto le proposte di semplificazione della Pac avanzate dalla Commissione. Ora l’altro passaggio importante per arrivare all’approvazione delle modifiche dei regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116 è costituito dalla votazione del Parlamento UE.
Ricordiamo che le semplificazioni riguarderanno alcuni aspetti cruciali della Condizionalità rafforzata. Un aspetto riguarda la BCAA7, rotazione delle colture, il cui obbligo viene mantenuto, ma gli Stati membri possono aggiungere la possibilità alternativa della diversificazione delle colture (2 o 3 coltivazioni come nel vecchio greening). L’altro aspetto riguarda l’obbligo A della BCAA8 – aree ed elementi non produttivi. In questo caso viene eliminato l’obbligo di destinare il 4% dei seminativi a superfici non produttive e conservato l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio presenti. Sarà inoltre possibile istituire un nuovo regime ecologico (Eco schema) per sostenere la volontaria messa a riposo di una parte dei seminativi o la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio. Infine verranno esentati dai controlli della condizionalità i piccoli agricoltori con meno 10 ettari di superfici agricola.
La nuove norme prevedono inoltre esenzioni dalle norme 5, 6, 7 e 9 delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) a causa di situazioni agronomiche particolari per determinate colture in tipi di suolo e condizioni pedoclimatiche specifici o a causa di danni ai prati permanenti, dovuti ad esempio a predatori o specie invasive. Oppure deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità motivate da condizioni meteorologiche.