Abolito il 4% di superficie non produttiva e la diversificazione colturale potrà sostituire la rotazione
L’entrata in vigore potrebbe però slittare al 2025
Mercoledì 24 aprile il Parlamento ha approvato la revisione della PAC con 425 voti favorevoli, 130 contrari e 33 astensioni. Sono state così adottate le modifiche proposte dalla Commissione dal Consiglio UE, riguardanti in particolare la semplificazione delle norme della Condizionalità. Lo stesso Consiglio UE, come previsto, procederà velocemente all’approvazione definitiva del Regolamento a cui seguirà la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Le nuove norme riguardano le Buone condizioni agricole ambientali (BCAA) previste dalla Condizionalità rafforzata, le quali per entrare in vigore abbisognano della modifica del piano strategico nazionale. Capiremo nei prossimi giorni se il Ministero dell’Agricoltura intende darne attuazione già dal 2024. Ricordiamo di seguito le principali norme revisionate.
BCAA6 – copertura del suolo nei periodi sensibili – L’attuazione della norma sarà di competenza dagli Stati membri.
BCAA7 – rotazione delle colture – L’obbligo della rotazione viene mantenuto, ma gli Stati membri possono aggiungere la possibilità di soddisfare tale requisito mediante la diversificazione delle colture (2 o 3 coltivazioni come nel vecchio greening) o anche con l’inserimento di leguminose.
BCAA8 – aree ed elementi non produttivi – Di fatto viene eliminato l’obbligo di destinare il 4% dei seminativi a superfici non produttive (obbligo A della BCAA8). Viene conservato l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio presenti. Gli stati membri devono istituire un nuovo regime ecologico (Eco schema) per sostenere la volontaria messa a riposo di una parte dei seminativi o la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio.
Controlli condizionalità – Verranno esentati dai controlli della condizionalità i piccoli agricoltori con meno 10 ettari di superfici agricola. Una misura che riguarda il 65% dei beneficiari della Pac, ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli. La semplificazione permetterà di ridurre significativamente gli oneri amministrativi relativi ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni pubbliche, pur mantenendo – almeno formalmente – gli obiettivi ambientali.
La proposta prevede inoltre esenzioni dalle norme 5, 6, 7 e 9 delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) per situazioni agronomiche particolari relative a determinate colture e tipi di suolo e condizioni pedoclimatiche specifici o a causa di danni ai prati permanenti, dovuti ad esempio a predatori o specie invasive. Oppure deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità motivate da condizioni meteorologiche.
Secondo Confagricoltura si tratta di un prima risposta alle richieste avanzate dagli agricoltori, ma la Pac va profondamente rivisitata e rifinanziata per poter rispondere alle necessità del settore.