Più di 40mila linee abilitate e quasi 500 chilometri di infrastrutture realizzate.
Sono alcuni dei numeri dell’avanzamento della banda larga nelle aree rurali del Veneto, reso possibile dal Programma di sviluppo rurale del Veneto.
Adesso un nuovo Accordo di programma, sottoscritto dalla Regione del Veneto e dal Mise, prevede lo stanziamento di oltre 43 milioni di euro per portare la banda ultra larga nelle aree rurali del Veneto, grazie ai fondi del Programma di sviluppo rurale.
L’Accordo di programma quadro per la diffusione della banda ultra larga in Italia, si colloca all’interno di un più ampio investimento che in Veneto potrà contare su 399 milioni di euro. Le risorse saranno suddivise tra fondi Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) con 315 milioni, fondi Por-Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) con 40 milioni e fondi Psr-Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) con 43,6 milioni.
Gli interventi infrastrutturali saranno realizzati tra il 2016 e il 2020 e andranno a sopperire alla carenza di connettività veloce nelle aree a cosiddetto “fallimento di mercato”, vale a dire nelle aree in cui non c’è interesse economico degli operatori della comunicazione a intervenire. Dopo la posa di fibra ottica pubblica questa verrà poi messa a disposizione degli operatori per l’erogazione dei servizi di connessione.
L’Accordo dà attuazione all’Agenda digitale europea 2020 che prevede la copertura con banda larga (pari o superiore a 30 Mbps) per il 100% dei cittadini dell’UE e la copertura con banda ultra larga (superiore a 100 Mbps) per il 50% degli utenti domestici.