Nei giorni scorsi Confagricoltura Veneto ha con forza denunciato l’inadeguatezza del piano vaccinale previsto dalla Regione Veneto per contenere l’epidemia di Blue Tongue che aveva in prima istanza ristretto ai soli ovicaprini la vaccinazione gratuita.
Dopo la lettera inviata da Confagricoltura Veneto, che con Cia, Anpa e Ava, al governatore Luca Zaia, al vicepresidente regionale Gianluca Forcolin, all’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan e all’assessore alla Sanità Luca Coletto, nella quale si chiedeva alla Regione Veneto di trovare le risorse per coprire i costi del vaccino e della prestazione sanitaria per le altre specie coinvolte, è arrivata in breve tempo la risposta dalla Regione: vaccini gratuiti anche per i bovini nelle aree di restrizione e certificazioni veterinarie per la movimentazione dei capi a carico dei servizi veterinari delle Ulss.
Dopo l’acquisto delle 104 mila dosi per la vaccinazione in massa degli ovicaprini delle tre province interessate di Belluno, Treviso e Vicenza, la Regione Veneto si impegna così a provvedere ad acquistare e a fornire alle Ulss, dosi gratuite di vaccino per i bovini delle zone soggette ‘a restrizione’ e a rendere gratuito il rilascio da parte dei servizi veterinari del certificato obbligatorio per la movimentazione degli animali.
Per permettere la vaccinazione dell’intero patrimonio zootecnico delle specie sensibili, la Regione punta, inoltre, alla collaborazione con gli allevatori e le associazioni di categoria per le operazioni di somministrazione. Le aziende che dispongono del veterinario aziendale sono invitate a provvedere in proprio alla somministrazione del vaccino. Le altre potranno rivolgersi ai Servizi veterinari delle Ulss, che – prospettano i due assessori – adotteranno tariffe calmierate.
In attesa della delibera ufficiale del provvedimento, Confagricoltura Veneto esprime soddisfazione per l’accoglimento delle proprie istanze da parte della Regione.