Agricoltori preoccupati per la diffusione della cimice asiatica, in aumento esponenziale nelle campagne di tutto il Veneto. Nome scientifico Halyomorpha halys, si tratta di un insetto vorace e aggressivo arrivato dall’Asia che si riproduce velocemente e attacca qualsiasi pianta, danneggiando le produzioni. Le prime regioni ad esserne colpite, in Italia, sono state l’Emilia Romagna e il Piemonte, con qualche decina di casi registrati nel 2014. Tra l’anno scorso e quest’anno le devastazioni si sono moltiplicate in maniera esponenziale e hanno cominciato a diffondersi alle regioni vicine.
Questo autunno l’insetto è apparso anche in Veneto e ha cominciato a fare danni intaccando frutteti, in particolare ulivi e kiwi. Nell’Alta Padovana i soci ci segnalano danni alle produzioni di kiwi del 30, in quanto l’insetto punge la parte superiore dei frutti danneggiandoli e facendoli cadere a terra.
Naturalmente c’è apprensione perché si tratta di una specie che ha cominciato a mostrare la sua voracità quest’anno e negli anni futuri potrebbe moltiplicarsi ed estendere i suoi danni.
La difesa chimica non è sufficiente, considerato il periodo lunghissimo in cui l’insetto alberga nei frutteti. L’unica vera possibilità di lotta, attualmente, è coprire gli impianti con le reti in quanto l’insetto si cala dall’alto, per cui andrebbero modificate ed ampliate le protezioni presenti contro la grandine, ma si tratta di un investimento impegnativo. Abbiamo perciò coinvolto la Regione per considerare la possibilità di garantire un’apposita misura nel psr.
La soluzione migliore sarebbe il ritorno di inverni freddi, che facessero morire gli adulti, ma i cambiamenti climatici in corso ci danno poche speranze e anche questa nuova calamità in fondo ne costituisce una conseguenza.