La conferenza Stato Regioni ha approvato il nuovo piano dei pagamenti accoppiati della riforma della PAC che entrerà in vigore dal 2017. Le revisione di tali aiuti, sia pur parziale, apporta un miglioramento dell’ammontare finanziario per le produzioni del Veneto, in quanto i maggiori benefici sono stati destinati alla zootecnia da carne e da latte. Di questo risultato positivo, dobbiamo darne atto all’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, che in sede di Conferenza Stato-Regioni ha difeso con forza la necessità di sostenere alcune produzioni strategiche della nostra Regione.
Entrando nel merito delle nuove disposizioni, va anzitutto detto che dal prossimo anno la percentuale del plafond per i pagamenti accoppiati salirà dall’attuale 11% al 12%. Ne conseguirà una maggiore disponibilità di circa 38 milioni di euro che verranno assegnati ai settori: latte bovino, carne bovina e frumento duro.
Latte bovino: aumenta il budget disponibile di 14 milioni di euro (12,5 milioni per il massimale di base e 1,5 per il massimale dei premi montagna) e i pagamenti verranno assegnati in sempre secondo criteri di qualità.
Carne bovina: è stato previsto un aumento del massimale di 16 milioni di euro, di cui circa 8 milioni in più sul massimale delle vacche nutrici non iscritte ai libri genealogici ed ai registri anagrafici ed altrettanti in più sul massimale per i “vitelloni di qualità” (SQN, etichettatura volontaria …). Non è stato varato invece il nuovo premio proposto dal Mipaaf per i vitelli a carne bianca.
Grano duro: le regole rimangono immutate ma il massimale del settore viene aumentato di circa 8 milioni di euro.
Proteoleaginose: tra le colture ammesse al premio nel Centro Italia viene inserito anche il càrtamo.
Per tutti gli altri comparti (bietole, soia, riso, ecc..) rimangono in vigore l’attuale ripartizione finanziaria e le attuali regole.