Il PNRR assegna all’agricoltura un ruolo importante nel percorso della cosiddetta transizione energetica. Oltre al biogas e al biometano, ai cui sono destinati 1,9 miliardi, il piano stanzia 2,6 miliardi di euro per due progettualità volte alla produzione di energia da fonte solare.
La partita più importante da centrare entro fine anno è quella del biometano e del biogas con l’obiettivo di estendere la produzione e ampliare la riconversione degli impianti esistenti nel settore agricolo. Il primo passo – atteso da alcuni mesi- è il recepimento della direttiva REDII che dovrebbe disporre la proroga degli incentivi già esistenti e fissare i requisiti per la riconversione, affidando ad un altro decreto la disciplina dei nuovi incentivi. L’obiettivo del Governo è di immettere nella rete gas 2,3 miliardi di metri cubi di biometano nel 2026 ai quali si aggiungono 1,1 miliardi dimetri cubi nei trasporti.
Per quanto riguarda l’energia solare, 1,5 miliardi, gestiti dal Mipaaf, saranno presto destinati al cosiddetto “Agrisolare”, cioè alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli. Il Ministro Patuanelli nei giorni scorsi ha fatto sapere che le scadenza per l’emanazione dei bandi è fissata al 30 giugno 2022, con i quali sarà previsto un contributo economico per la realizzazione dell’impianto.
La seconda progettualità relativa al solare riguarda L’”Agrovoltaico” (impianti fotovoltaici a terra integrati con la produzione agricola) a cui il PNRR destina 1,1 miliardi.  In questo caso il capofila è il Mite (Ministero per la transizione ecologica), che dovrà muoversi in raccordo con l’agricoltura, per arrivare ad installare a regime una capacità di 1,04 gigawatt, con l’obiettivo di garantire una produzione di 1300 gigawattora annui e l’abbattimento di 0,8 milioni di tonnellate di CO2. Entro marzo 2022 è prevista la definizione delle procedure per l’invio delle domande di aiuto. Il Ministero sta ora cercando di definire insieme a GSE, Rse, Enea e Crea i criteri per identificare cosa far rientrare all’interno del perimetro dell’Agrivoltaico. Si tratta infatti di un ambito abbastanza nuovo, che deve conciliare produzione di energia solare, produzione agricola e tutela del territorio. Sul tema è attiva anche la Regione del Veneto con uno specifico progetto di legge che si pone l’obiettivo di preservare le aree di pregio paesaggistico, ambientale e agricolo del territorio regionale.  Confagricoltura sta seguendo con grande interesse l’evoluzione normativa, fornendo, sia a livello nazionale e che regionale, il proprio contributo per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, pur avendo chiara la necessità di salvaguardare la produzione primaria e il valore paesaggistico del territorio.